Le emorroidi non sono una malattia ma la loro infiammazione sì. In sé le emorroidi sono dei sacchetti di tessuto vascolare presenti nell’intestino che aiutano il normale funzionamento di quest’organo. Può succedere che si dilatino con la possibilità di perdite di sangue dagli stessi sacchetti e le stesse emorroidi possono fuoriuscire dall’ano.
Da cosa derivano le emorroidi
Ci sono fattori che favoriscono l’insorgere di questa infiammazione tra i quali anche alcune abitudini alimentari. In ogni caso, nel momento in cui si manifesta il disturbo, si può provare dolore durante la defecazione e, per questo motivo, è opportuno alimentarsi nel modo migliore per evitare di irritare ancora di più il tratto intestinale.
Alimenti per curare e prevenire le emorroidi
Sia per prevenire che per curare le emorroidi, è consigliabile alimentarsi con vegetali e cibi ricchi di fibre, oltre a bere molta acqua. È meglio, inoltre, evitare cibi che portano a fermentazione e gonfiore intestinale. Prima di tutto sono da evitare le bibite gassate seguite da prodotti a pasta lievitata come il pane e la pizza. Anche gli alimenti piccanti, oltre a provocare maggiore dolore durante la defecazione, sono da evitare per eliminare la possibilità di irritazione delle emorroidi. Allo stesso tempo, meglio eliminare anche i cibi con proprietà astringenti come il riso e il limone.
Gli integratori di fibre da assumere con molta acqua sono un modo per facilitare il transito intestinale e rendere più tollerabile la digestione degli alimenti e la loro espulsione.
Si può mangiare la pizza con le emorroidi?
Le regole sopra riportate valgono in modo più stringente in presenza di un problema già conclamato, mentre se i sintomi sono pochi o si vuole solo prevenire il problema, si può anche fare uno strappo alla regola ogni tanto. La pizza è uno degli alimenti da evitare poiché contiene lievito, ma se si è in presenza di un problema di lieve entità, una pizza ogni tanto, magari un paio di volte al mese, può essere anche concessa, meglio se scelta nella variante integrale e con una lunga lievitazione, in modo da immettere abbondanti fibre ed evitare un eccessivo accumulo di gas da lievitazione.
Per chi ha maggiori problemi emorroidali è meglio evitare questo cibo fino a quando la situazione non sia stabilizzata, sia per provare meno dolore durante le sedute in bagno che per non aggravare ulteriormente l’irritazione.
Altre attenzioni da prestare quando si hanno le emorroidi
Finora abbiamo illustrato come sia meglio aiutare il transito intestinale con fibre e acqua ma anche la diarrea è da evitare in presenza di questo problema. Se la consistenza delle feci in questo caso non è ovviamente un problema, lo diventa la composizione delle stesse. In presenza di diarrea, solitamente l’acidità delle feci è più elevata e questo può provocare irritazione al tratto intestinale e peggiorare la situazione. Questo può accadere in caso di assunzione eccessiva di caffè e di alcool o di alimenti come gli insaccati che richiedono una maggiore partecipazioni degli acidi presenti nello stomaco che devono poi essere espulsi.
Si può bere la birra con le emorroidi?
La birra è una bevanda alcoolica e gassata. Entrambe queste caratteristiche sono sconsigliate in presenza di emorroidi. Per questo motivo è meglio evitare di assumere birra in presenza dell’irritazione del tratto intestinale. Anche in questa situazione valgono le riflessioni fatte per la pizza. In caso di prevenzione o di cura di emorroidi ai primi stadi si può ipotizzare di assumere qualche bicchiere di birra di tanto in tanto, mentre se il problema è maggiormente avanzato si dovrà rinunciare del tutto prima di poter assaporare di nuovo la bevanda che tanto piace.
Dalla birra, d’altra parte, si ricava anche il lievito di birra che può essere utilizzato per pizza e focacce, già condannati dalle riflessioni precedentemente fatte.
Un’accoppiata tradizionale è quella di birra e pizza ma questa sarà meglio evitarla per non sfidare troppo la sorte immettendo questi alimenti da blacklist tutti assieme.
Tisana per sfiammare le emorroidi
Nei casi più gravi di emorroidi è necessario far intervenire il medico con legature, cauterizzazioni e operazioni chirurgiche, ma per i casi più lievi si può cercare di ridurre il problema con l’aiuto delle erbe che possono essere utili in diverse direzioni.
Da una parte, infatti, la parte deve essere disinfiammata e per questo scopo possono essere utili erbe come l’amamelide. In secondo luogo, occorre migliorare la circolazione venosa che è quella che circolando all’interno delle emorroidi provoca la dilatazione delle stesse. A questo fine si possono assumere erbe come il mirtillo nero. Inoltre, ci si può aiutare anche con fibre da assumere unitamente a molta acqua per rendere più fluide le feci e favorire il transito intestinale e per questo può essere utile la malva o altre fibre che gelificano a contatto con l’acqua.
Un esempio di una tisana che si può preparare in casa è composta da ippocastano, frangola e achillea millefoglie: le erbe vanno tenute in infusione per 15 minuti e la tisana va poi bevuta dopo averla filtrata.
La malva, invece, va preparata sotto forma di decotto. Le erbe vanno messe nell’acqua fredda in un pentolino che va portato fino al punto di ebollizione. Si spegne il fuoco e si lascia in infusione ancora una decina di minuti prima di filtrarlo.
A chi piace la comodità può provare il succo di aloe vera, venduto già pronto in erboristeria e anche al supermercato. L’aloe ha proprietà lenitive e facilita anche il transito intestinale, grazie alla sua consistenza gelatinosa.
Seguendo una corretta alimentazione e aiutandosi in modo naturale si può almeno attenuare il dolore e ridurre l’infiammazione delle emorroidi.
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